Sant’Angelo Lomellina. Un paese piccolo, meno di 800 abitanti, ma grande nella tradizione
della produzione del riso più pregiato. È lì che che si trova l’azienda agricola.
Dagli anni settanta, coltiviamo tre tipologie di riso: il Carnaroli, il Vialone Nano e il Baldo.
Tre varietà diverse, tutte accomunate dalla passione che ci mette Paolo in ogni fase della produzione:
dalla semina alla raccolta, dalla pulitura alla sbramatura, fino alla sbiancatura.
Fasi di lavorazione classiche, ma che in Bazzani diventano speciali, per la particolare cura
in ogni passaggio, che rendono ogni chicco non solo buono ma anche bello.
Il re dei risotti, orgoglio della coltivazione Bazzani
e della risicoltura italiana, apprezzato anche in
tante altre ricette, perché capace di esaltare i gusti
più diversi. È nato dall’incrocio tra il Vialone e il
Lencino. Prende il nome dal professore Emiliano
Carnaroli che iniziò la ricerca.
La sua pianta è alta, dalle foglie larghe. Il colore:
verde intenso. Il granello lavorato è di grandi
dimensioni, con una zona centrale chiamata Perla.
Il riso Carnaroli resiste bene alla cottura, in quanto
presenta maggiori quantità di amilosio, ad esempio
rispetto all’Arborio.
L’azienda agricola coltiva anche il Vialone
Nano, un’altra eccellenza della risicoltura italiana,
particolarmente adatto nella preparazione dei
risotti. È un riso semifino, i suoi chicchi sono di
media dimensione. La forma è tondeggiante. È
nato dall’incrocio della varietà detta Vialone con
quella Nano. Il Vialone Nano è un riso che scuoce
difficilmente ed è ricco di amido.
Varietà di riso superfino ideale per insalate e risotti
grazie all’ottima capacità di assorbimento dei condimenti.